Per ottenere il Bonus da 2,500 euro senza ISEE occorre agire in fretta. A breve scadrà e non sappiamo se nel 2025 sarà prorogato.
Aver ascoltato le parole della Premier Meloni sull’addio ai Bonus a pioggia ha generato ansie e preoccupazioni negli italiani. Prima che gli aiuti spariscano meglio richiederli subito.
Tante famiglie sopravvivono grazie ai Bonus del Governo e delle Regioni. Senza aiuti economici vivrebbero situazioni più svantaggiose rispetto a quelle che già vivono e il pensiero che nel 2025 molte agevolazioni potrebbero sparire inquieta gli animi. Il problema è la necessità di recuperare risorse da parte dello Stato per ridurre il debito pubblico e attivare o prorogare interventi importanti come il taglio del cuneo fiscale.
Per raggiungere questi obiettivi potrebbero andarci di mezzo diversi Bonus oggi attivi e, di conseguenza, le famiglie italiane che si ritroverebbero con un minore numero di aiuti. In realtà i Bonus a pioggia dovrebbero essere sostituiti da misure più efficaci e meno dispersive ma il timore è di nuove beffe (come quella dell’aumento delle tasse per i cittadini che hanno riqualificato dal punto di vista energetico la propria abitazione secondo direttive europee) e di maggiori difficoltà di sopravvivenza.
Essendo il 2025 un incognita meglio fare domanda subito dei Bonus attivi a condizione che si rispettino i requisiti previsti dalla normativa. Il 31 dicembre, ad esempio, scadrà il Bonus mobili e grandi elettrodomestici associato al Bonus ristrutturazione. Chi ha avviato lavori di ristrutturazione dal 1° gennaio dell’anno precedente per rinnovare casa può contare sulla detrazione aggiuntiva del 50% per l’acquisto di arredo ed elettrodomestici entro un tetto di spesa massimo di 5 mila euro.
Significa che la detrazione sarà di 2.500 euro, non di più. I soldi si recupereranno in dieci anni presentando fatture e ricevute di pagamento avvenuto esclusivamente con mezzi tracciabili. Cosa accadrà a questo Bonus nel 2025? Negli anni precedenti ha subito continui ribassi in termini di tetto massimo di spesa. Inizialmente ha toccato quota 16 mila euro con detrazione massima di 8 mila euro, poi è sceso da 10 mila a 8 mila euro e, infine, a 5 mila euro nel 2024.
La previsione più realistica è che il Bonus mobili chiuderà al 31 dicembre, di conseguenza chi deve comprare tavoli, sedie, armadi, lavatrici e via dicendo lo faccia subito, senza attendere una eventuale proroga. In più c’è da considerare che se anche questa proroga dovesse esserci con molta probabilità il tetto di spesa verrebbe abbassato ulteriormente comportando un minore risparmio per la famiglia.
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