L’ora solare può portare diversi vantaggi, ma l’organismo può risentirne: come limitare gli effetti indesiderati del cambio di lancetta.
La notte tra sabato 26 e domenica 27 si torna a parlare di ora solare. La lancetta, che andrà spostata un’ora indietro, ci farà guadagnare un’ora in più di sonno, nonché la luce del sole all’alba.
Dormire di più si sà, fa bene un po’ a tutti, così come svegliarsi presto e trovare già l’alba ad accoglierci. Tuttavia, oltre agli aspetti positivi del caso, può capitare di percepire diversi effetti collaterali causati proprio dal cambio di orario.
A spiegare la questione è stato il medico Carlo Gargiulo, che ha colto l’occasione del prossimo cambio di lancetta per spiegare cosa comporta l’ora solare per il nostro organismo, perché è importante esserne a conoscenza e, non meno importante, qualche consiglio utile per mitigare i possibili effetti collaterali.
Chiaramente dormire un’ora in più non è mai un male: con questa premessa il Dott. spiega ai microfoni di Fanpage la questione dell’ora legale. Ma, una precisazione va fatta: “Il nostro organismo ne risente – precisa l’esperto – non è un caso se in molti paesi si stia parlando di abolire definitivamente l’ora legale. La maggior parte delle persone accusa sicuramente una sensazione di stanchezza. E alcuni studi parlano anche di un aumento di danni cardiovascolari, ma i dati ancora non sono abbastanza precisi”.
Per logica ci viene da dire che ad accusare di più la questione saranno coloro che sono abituati ad andare a letto tardi e svegliarsi presto: considerando che avverrà nella notte di sabato, la platea si amplia. La luce del sonno anticipata potrebbe infatti rappresentare un problema per la qualità del sonno mattutino. Ma non solo.
Il cambio dell’ora, oltre ai piccoli disturbi fisici, può influire anche sul nostro stato d’animo. Ritrovarsi con meno ore di luce alla fine della giornata può farci sentire un po’ sottotono. Non è raro provare una sensazione di malinconia o di stanchezza, proprio perché la giornata sembra accorciarsi di colpo. Tuttavia, non è il caso di preoccuparsi troppo: il nostro corpo e la nostra mente hanno una straordinaria capacità di adattamento e, dopo qualche giorno, torneremo a sentirci energici e con il solito buonumore.
La domanda è dunque chiara: come mitigare gli effetti del cambio dell’ora? Secondo il dott. Gargiullo, non ci sono soluzioni miracolose per evitare del tutto gli effetti del cambio d’ora, ma possiamo adottare qualche accorgimento per rendere la transizione meno fastidiosa.
Un buon punto di partenza è regolare gradualmente l’orario dei pasti. Anticipare di una decina di minuti ogni giorno il pranzo e la cena può aiutarci a sincronizzare il nostro organismo con la nuova routine. Anche una stanza ben arieggiata, una temperatura confortevole e l’eliminazione di dispositivi elettronici prima di dormire contribuiscono a riposare meglio e a sentirsi meno affaticati al risveglio.
Alla fine, anche se ci sentiremo un po’ spaesati nei primi giorni, il cambiamento sarà solo temporaneo. Nel giro di una settimana tutto tornerà alla normalità, con il nostro corpo che si adatterà perfettamente al nuovo orario. Basta solo un po’ di pazienza e consapevolezza.
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