Cosa significa donazione indiretta di un immobile e quando è possibile utilizzarla

La donazione di un bene immobile può avvenire in forma diretta o indiretta: le differenze tra le due tipologie e cosa bisogna sapere.

Il trasferimento di proprietà un bene patrimoniale può avvenire anche in forma gratuita attraverso la donazione, negozio giuridico regolamentato regolato dal Codice Civile italiano. I soggetti coinvolti sono il donante, colui che cede la proprietà o altri diritti spirito di liberalità, ed il donatario che, invece, li riceve.

Donazione indiretta
Cosa significa donazione indiretta di un immobile e quando è possibile utilizzarla (Nettunocitta.it)

Esistono due tipologie di donazione: diretta o indiretta. Queste possono avvenire in determinate situazioni e hanno una procedura per essere perfezionate. Vediamo nel prossimo paragrafo la definizione delle due tipologie di donazione e le differenze.

Donazione diretta e indiretta, le differenze e tutto quello che c’è da sapere

Come già accennato, il passaggio di proprietà di un bene immobile può avvenire anche senza il trasferimento di denaro, ma attraverso il negozio giuridico della donazione che può essere diretta o indiretta.

Donazione casa
Donazione diretta e indiretta, le differenze e tutto quello che c’è da sapere (Nettunocitta.it)

Nel primo caso, la donazione deve essere perfezionata mediante un atto pubblico redatto da un notaio ed in presenza di due testimoni. Come stabilito dalla legga, attraverso questo contratto il donante cede una proprietà o altri diritti, come l’usufrutto o il diritto di abitazione, al donatario in forma gratuita. Il notaio che si occuperà dell’atto verificherà anche la volontà di entrambi i soggetti coinvolti di cedere o ricevere il bene in oggetto. La donazione diretta, dunque, prevede dei costi notarili, ma anche le imposte previste: di Registro, di bollo, ipotecaria e catastale. L’imposta di Registro non è dovuta se la donazione è a favore di un figlio e se l’immobile non supera il valore di 1 milione di euro.

La donazione indiretta, invece, non prevede alcun atto formale del notaio e può avvenire in determinati casi, ad esempio quando un soggetto acquista un immobile che poi intesta direttamente al beneficiario senza il trasferimento di denaro. Un altro caso di donazione indiretta è costituito dal pagamento, sempre con spirito di liberalità, di un debito altrui, ad esempio quando un genitore interviene per saldare un debito contratto dal figlio.

I vantaggi di quest’ultima tipologia di donazione sono legati al risparmio in termini di costi notarili, ma anche fiscali, dato che l’imposta di donazione non è prevista quando il trasferimento deriva da atti collegati ad una compravendita. I rischi sono, invece, potrebbero essere collegati alla successione ereditaria: può accadere, difatti, che uno o più eredi possano impugnare la donazione sostenendo che quest’ultima abbia leso il patrimonio disponibile per gli eredi stessi.

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