È possibile acquistare un terreno se non si conosce il proprietario? La risposta è sì e, per farlo, è necessario seguire un’apposita procedura.
L’acquisto di un terreno prevede l’avvio di una trattativa, per cui si fa necessario conoscere il proprietario dell’immobile, così da sapere a chi appartiene la titolarità di quest’ultimo. Non mancano, tuttavia, i casi in cui tale dato non è noto: le ragioni possono essere diverse e, in situazioni simili, viene automatico domandarsi se sia comunque possibile procedere con l’operazione.
Quando si intende acquistare un terreno è fondamentale rispettare una precisa normativa, che impone di rivolgersi ad un notaio per attuare la compravendita del bene. Sapere chi è il proprietario dell’immobile è un aspetto centrale per poter dare inizio alla trattativa o, in alternativa, avviare una causa che porti al riconoscimento dell’acquisto per usucapione, termine che indica la conclusione della procedura tenendo conto del possesso continuativo del fondo per un certo periodo di tempo.
Acquisto di un terreno, come agire quando non si conosce il proprietario
Nei casi in cui l’identità del titolare di un terreno è ignota, la prima cosa da fare è accertarsi che non sia partita una procedura espropriativa del bene. Se il tutto dovesse essersi concluso con un decreto di esproprio da parte della Pubblica Amministrazione, vorrebbe dire che la proprietaria del terreno è di fatto quest’ultima. Capirlo non è complicato: l’attuazione della procedura solitamente viene segnalata senza alcun problema.
Altrimenti è possibile controllare se il terreno, in seguito alla dipartita dell’effettivo proprietario, è stato lasciato in eredità. Per poterlo verificare, basta fare accesso al Registro generale dei testamenti: della sua gestione si occupa l’Ufficio Centrale Archivi Notarili e ricorrendo ad esso potremo assicurarci della presentazione del testamento di parte di un defunto.
Tuttavia, dopo la morte del titolare gli eredi potrebbero aver rinunciato al bene o potrebbe essere subentrata la prescrizione decennale del diritto di accettazione, nel caso in cui il testamento non sia stato redatto. Quest’ultima misura è valida fino a 10 anni dalla morte del proprietario. Gli eredi, però, potrebbero anche aver effettuato un’accettazione tacita.
Se essa dovesse mancare, l’articolo 586 del Codice Civili prevede che sia lo Stato ad affermarsi come titolare del territorio. Per attuare la devoluzione dell’eredità è necessario attenersi ad una determinata procedura. Questa deve essere comunicata all’Agenzia del Demanio: un’operazione di cui si occuperà la cancelleria del tribunale presso cui è stata aperta la successione, il Comune, il notaio o l’Agenzia delle Entrate.