Erbe infestanti, quali sono e come fare per liberarsene in modo naturale

Chi ha un giardino sa bene che impatto negativo possono avere sulle proprie piante le erbe infestanti. Ecco quali sono e come liberarsene.

Avere un giardino fiorito o un orto pieno di verdure e ortaggi è una gioia per gli occhi. Ogni giorno ci si dedica con passione alle proprie piante e ai propri fiori che, con il tempo, crescono sempre più rigogliosi. Tuttavia queste piante possono trovarsi a convivere, prima o poi, con le erbe infestanti, anche conosciute come malerbe o erbacce.

togliere erbacce
Erbe infestanti, quali sono e come fare per liberarsene in modo naturale – nettunocitta.it

Queste possono privare le proprie piante di acqua, luce e nutrienti, mettendone in serio pericolo la vita. Ecco allora come riconoscere le piante infestanti e come liberarsene naturalmente.

Quali sono le erbe infestanti e come liberarsene

Chi ha un giardino sa che prima o poi, insieme alle proprie piante, troverà nel terreno anche delle piante infestanti, pericolose perché possono rubare acqua, luce e nutrienti. Non è facile distinguerle, tuttavia ce ne sono alcune molto comuni che è bene imparare a riconoscere.

portulaca
Quali sono le erbe infestanti e come liberarsene – nettunocitta.it

C’è ad esempio il Farinaccio, una pianta invasiva che però segnala che il terreno è fertile e ricco di sostanza organica. Può essere anche mangiata cotta come se fosse una bietola. Poi c’è l’amaranto, i cui semi possono rimanere vitali nel terreno per più di 20 anni. Può raggiungere un metro di altezza e per questo è meglio estirparla quando è giovane, perché dopo può diventare difficile. Anche l’amaranto è edibile.

La piantaggine è un’altra delle erbe infestanti che si può riconoscere dalle sue foglie con venature molto marcate, tondeggianti e disposte a rosetta nella variante major. Esiste anche la variante lanceolata, con foglie strette e lunghe. Questa erba si diffonde facilmente, rubando spazio e nutrienti a alle piante. Fortunatamente si può estirpare facilmente dalla radice così che non cresca più.

Poi c’è il convolvolo o vilucchio, un’erba infestante che si arrampica sulle colture, soffocandole. Per liberarsene, bisogna estirparla dalla radice. Si passa alla gramigna, che si contraddistingue per rizomi striscianti e per la capacità di rigenerarsi anche a partire da piccoli frammenti lasciati nel terreno. Per impedirne la crescita, bisogna spezzare i rizomi. Un’altra delle erbe infestanti più comuni nel giardino è la portulaca, che cresce soprattutto in estate. Si può estirpare facilmente perché le radici sono poco profonde.

Anche questa pianta si può mangiare, ad esempio fresca in insalata. Infine l’ortica, che tutti conoscono perché provoca prurito, è un’erba infestante resistente che, tuttavia, è anche fonte di nutrimento per diverse specie. Dunque quando ci si imbatte in una o più di queste erbe infestanti bisogna fondamentalmente estirparle manualmente dalla radice. Per prevenirne la comparsa, si può procedere con la pacciamatura, vale a dire con la copertura del terreno con paglia, corteccia o teli di plastica.

In alternativa, per liberarsi naturalmente delle erbe infestanti si può procedere con la falsa semina, vale a dire preparare il terreno in anticipo per far germogliare le erbacce e poi rimuoverle prima di piantare le colture principali, oppure con la sarchiatura, cioè rompere la superficie del terreno con una zappa per distruggere le erbe infestanti più piccole.

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