L’Europa impietosa contro l’Italia che, a detta di altri Paesi, promuoverebbe pensioni da “truffa”. Vediamo cosa deciderà di fare il Governo Meloni.
C’è poco da dire: legge di Bilancio dopo legge di Bilancio il nodo delle pensioni resta sempre lì, aggrovigliato più che mai. E se sul fronte dell’Irpef, il Governo di Giorgia Meloni – tra abbassamento delle aliquote e taglio del cuneo fiscale – ha fatto grandi passi avanti, sul fronte delle pensioni la musica è del tutto diversa.
E non lo dicono solo gli italiani ma lo dice pure l’Europa. Agli occhi degli altri Paesi dell’Unione le pensioni italiane sembrano una vera e propria truffa. Anche se, come vedremo nel paragrafo seguente, i motivi del malcontento e del disaccordo sono diversi da quelli dei contribuenti italiani.
Una cosa è sicura: le pensioni in Italia restano un problema a cui mettere mano in modo strutturale. Una sfida a cui il Governo Meloni non può sottrarsi. La legge Fornero verrà mai superata definitivamente? Le pensioni minime arriveranno mai ai tanto attesi 1000 euro? Sono tutti quesiti a cui si dovrà, prima o poi, dare una risposta precisa.
Le pensioni italiane sono una truffa? Scopriamo come stanno le cose
Milioni di contribuenti, ogni anno, sperano nell’approvazione di misure che favoriscano l’uscita anticipata dal lavoro senza, tuttavia, comportare penalizzazioni sull’assegno dell’Inps. Dall’altro lato chi è già in pensione spera sempre in una rivalutazione che porti ad aumenti sostanziosi. Il 2025 sarà un anno complicato sul fronte previdenziale e l’Europa non manca di bacchettarci.
Il Governo di Giorgia Meloni dovrà impegnarsi ancora di più per conciliare quello che ora sembra inconciliabile: aumentare le pensioni – soprattutto le pensioni minime che, al momento, si aggirano intorno ai 600 euro al mese – e agevolare le uscite anticipate dal lavoro in modo da incentivare le nuove assunzioni.
Ma se per noi italiani andare in pensione a 67 anni – come stabilito dalla legge Fornero – è davvero eccessivo, l’Europa bacchetta l’Italia per il motivo opposto: in Italia lavoriamo poco e andiamo in pensione troppo presto! Secondo i dati dell’Eurostat, infatti, in media una persona in Italia lavorerebbe “appena” per 32,9 anni della sua vita contro i 43,7 anni dell’ Olanda e i 45,7 anni dell’Islanda. In pratica siamo il paese dell’Unione europea in cui le persone lavorano per meno anni.
E, nonostante l’accesso alla pensione di vecchiaia sia di 67 anni, l’età media a cui in Italia si va in pensione è 62 anni. Media abbassata notevolmente dai dipendenti pubblici che, solitamente, vanno in pensione molto prima. Per l’Europa tutto questo è una truffa in quanto l’Italia, con un debito pubblico enorme, continua a promuovere misure di pensione anticipata anche se le persone – sempre a detta dell’Europa – lavorano meno rispetto agli altri Paesi.
In definitiva dunque per l’Unione europea il sistema previdenziale italiano è insostenibile e agli occhi di altri popoli – come i tedeschi, gli svedesi, gli islandesi solo per citarne alcuni – è una truffa poiché noi italiani andremmo in pensione prima di loro e, spesso, con assegni previdenziali più generosi.