Scopri come conservare al meglio il lievito fresco per prolungarne la durata e preservarne le proprietà lievitanti: una guida pratica al congelamento efficace.
In cucina, esistono ingredienti che giocano un ruolo fondamentale nella preparazione di ricette deliziose e amate da tutti, come il pane e i dolci. Tuttavia, questi ingredienti spesso hanno una durata di conservazione limitata, il che porta a un rischio di spreco. Ecco perché sapere come gestire correttamente la loro conservazione diventa un’abilità preziosa per chiunque ami cimentarsi tra i fornelli.
Immagina di avere un ingrediente in eccesso, acquistato per una particolare ricetta, ma che ora rischia di deteriorarsi nel frigorifero. Come poterlo conservare in modo sicuro e senza perdere le sue proprietà essenziali? La risposta potrebbe risiedere in una tecnica che spesso suscita curiosità e domande. Continua a leggere per scoprire come fare in modo che questo ingrediente essenziale possa essere sempre disponibile e pronto all’uso, senza sprechi.
Come conservare il lievito fresco: tutto sul congelamento
Il lievito fresco è un ingrediente chiave nella preparazione di pane, brioches e altri dolci fatti in casa. Tuttavia, spesso ci si trova con quantità di lievito in eccesso che rischiano di deteriorarsi se lasciate nel frigorifero. La soluzione? Il congelamento potrebbe essere la risposta che trasformerà il tuo modo di cucinare, permettendoti di conservare il lievito fresco mantenendo intatte le sue proprietà.
Contrariamente a quanto molti possano pensare, il lievito fresco può effettivamente essere congelato. Vincent Arnould, uno chef rinomato, suggerisce di avvolgere attentamente il lievito nella pellicola trasparente, facendo attenzione a eliminare l’aria per preservarne tutte le proprietà. Impostando il congelatore a -18°C si ferma la proliferazione batterica garantendo un congelamento sicuro e prolungando la durata del lievito fino a sei mesi.
Per conservare al meglio il potere lievitante del lievito durante la sua permanenza nel freezer è necessario seguire alcuni passaggi specifici:
- Tagliare il blocco di lievito in cubetti secondo le esigenze future.
- Distribuire i cubetti in un sacchetto ermetico per freezer lasciando spazio tra loro per evitare che si attacchino.
- Rimuovere delicatamente l’aria dal sacchetto prima di sigillarlo e posizionarlo nel freezer.
Questo metodo non solo preserva la qualità del tuo ingrediente ma facilita anche lo scongelamento delle porzioni necessarie senza sprechi.
Se correttamente protetto da pellicola trasparente o all’interno di un sacchetto ermetico per freezer, il tuo blocco di lievito può rimanere nel congelatore fino a sei mesi. È importante utilizzare subito dopo lo scongelamento per garantire l’efficacia del suo potere fermentante. Per riattivare efficacemente i microrganismi del tuo panetto ancora leggermente ghiacciato evita microonde o fonti dirette di calore. L’approccio consigliato prevede l’immersione del panetto in acqua tiepida arricchita da zucchero o miele fino alla formazione superficiale della schiuma indicativa della riattivazione del prodotto.
In alternativa, se hai tempo disponibile lascia scongelare lentamente a temperatura ambiente; una volta morbido procedere come se fosse appena stato acquistato.
Durante lo scongelamento è possibile che parte dell’acqua contenuta nel panetto tenda a separarsi rendendolo più liquido; questo fenomeno non influisce sulla capacità fermentativa dell’ingrediente.
Una volta portato lentamente alla temperatura ambiente dopo averlo estratto dal frigorifero o dal freezer, i microrganismi presenti all’interno saranno completamente attivi permettendo una perfetta fermentazione dell’impasto preparato.